Descrizione
La chiesa originaria, molto modesta, con un solo altare e icona di San Francesco Saverio ricordata dal Card. Spinelli nella Visita pastorale del 1754, era priva di sagrestia e aveva un piccolo armadio accanto all’altare per le sacre suppellettili. Nella stessa frazione fu costruita un’altra chiesa in sostituzione della precedente, in tempi non lontani, sul progetto dell’ing. Annibale Bernardini. Fu eretta a parrocchia il 1 ottobre 1945 da mons. Giuseppe Puliti, vicario generale, con mandato speciale del card. Carlo Salotti. Venne riconosciuta civilmente con decreto del Presidente della repubblica il 28 settembre 1948. Demolita nel gennaio 1965, perché pericolante, fu ricostruita per interessamento dell’allora parroco don Giuseppe Borgna, su disegno dell’Arch. Guglielmo Lulli. Il successore, don Domenico Bernardini, ha arricchito il tempio di una cappella, dedicata all’Immacolata, sulla cui parete centrale domina, tra due pannelli marmorei recanti figure in bassorilievo, la statua della Vergine, anch’essa di marmo, la quale sovrasta un mappamondo in rame sbalzato, che funge da tabernacolo: opere dello scultore Aldo Sergiacomi. Il tempio, munito di piccolo vestibolo, presenta un’ampia navata con presbiterio rialzato. Negli anni 1986-88 è stato ornato di artistiche vetrate. Nel 1988 è stato dotato di un artistico crocifisso scolpito in legno da Vincenzo Demetz. Il crocifisso è stato donato da Giovanni Paolo II per interessamento di Don Luigi Sguardi. Annessi alla chiesa, la casa parrocchiale, locali per le attività religiose e ricreative e un attivo oratorio.
Modalità d'accesso
Libero
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 13 dicembre 2024, 09:41